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Calcio: Valutazioni Muscolari e Conseguenti Protocolli

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Dott. in Scienze Motorie Simone Maggini – Specializzato in Scienze e Tecnica dello Sport, Preparatore Atletico FIGC, Operatore TMI® Operatore specializzato nell’applicazione del Taping Elastico®   L’obiettivo che mi pongo come preparatore fisico professionista di calcio, è quello di permettere al gruppo di atleti che alleno di partecipare al maggior numero di gare possibili, cercando […]

Calcio: Valutazioni Muscolari e Conseguenti Protocolli
29 gennaio 2020

Dott. in Scienze Motorie Simone Maggini – Specializzato in Scienze e Tecnica dello Sport, Preparatore Atletico FIGC, Operatore TMI®
Operatore specializzato nell’applicazione del Taping Elastico®

 

L’obiettivo che mi pongo come preparatore fisico professionista di calcio, è quello di permettere al gruppo di atleti che alleno di partecipare al maggior numero di gare possibili, cercando di far raggiungere e mantenere una condizione fisico-psichica medio-alta, per un tempo più lungo possibile. Secondo le tendenze moderne dell’allenamento, la prestazione è condizionata da fattori psichici, sociali e naturalmente da fattori fisici, i quali comprendono:

 

  • velocità
  • forza in tutte le sue espressioni
  • resistenza nelle sue varie componenti
  • flessibilità: argomento che andremo ad approfondire.

 

Ma cos’è la flessibilità? A cosa serve? E come va allenata nel calcio?

 

Flessibilità (Mobilità Articolare)‏

Capacità classicamente considerata intermedia tra quelle condizionali (determinate dai processi metabolici e plastici: substrati, sistema muscolare e cardiorespiratorio) e quelle coordinative (relative al controllo e alla regolazione dei movimenti: substrato sistema nervoso).

“Capacità dell’atleta di eseguire movimenti con un’elevata ampiezza di oscillazione…” (Weineck 1990)‏

È costituita dall’insieme di:

Mobilità Articolare (articolarità)
Poco modificabile con l’allenamento; regolata geneticamente dalla forma, dalla capacità di scorrimento dei capi articolari e dalla lassità dei legamenti

• Estensibilità (capacità di allungamento)‏
(Mioconnettivale): modificabile in larga misura con l’allenamento (stretching in varie forme)

Nel calcio, per una buona esecuzione del movimento, la flessibilità è fondamentale, sia a livello quantitativo che a livello qualitativo; un suo sviluppo, funzionale alle caratteristiche del calcio, ha effetti positivi sullo sviluppo della forza, della velocità e della tecnica, oltre che sul piano della prevenzione degli infortuni.

Poiché il calciatore tende a sviluppare squilibri muscolari, l’allenamento della flessibilità agendo sull’ allungamento dei gruppi muscolari accorciati rappresenta un provvedimento molto importante.

 

Squilibri Muscolari nel Calcio

Sbilanciamento tra gruppi muscolari che sono collegati tra di loro in un rapporto funzionale (agonisti/antagonisti). Alcuni muscoli hanno tendenza all’accorciamento e quindi non vanno sottoposti a potenziamento; al contrario, altri muscoli tendono a indebolirsi e quindi devono essere rafforzati:

 

Indebolimento

Addominali, glutei, gran dorsale, trapezio (parte inferiore e intermedia).

Accorciamento

Tricipite surale, ileo-psoas, retto femorale, tensore della fascia lata, ischiocrurali, parte inferiore del m. erettore, la parte superiore del trapezio.

(Rumler/Urban 1986, Weber et al. 1985, Schmidt 1988)

Gli squilibri muscolari che si creano a causa di allenamenti incompleti che trascurano il lavoro sugli antagonisti, comportano non solo un elevato rischio di lesioni, ma danneggiano anche la capacità di prestazione coordinativa, e questo può avere anche ripercussioni negative sul processo di apprendimento motorio.

 

Materiali e Metodi:

Dopo aver analizzato i dati presenti in letteratura, ho effettuato alcune valutazioni muscolari sugli atleti da me allenati, ovvero Allievi Regionali (n.19), Juniores Regionali (n.17) e 1^ squadra (n.15), partecipante al campionato di 1^ categoria, per un totale di 51 giocatori. L’obiettivo che mi sono prefissato all’inizio della stagione era quello di avere una fotografia iniziale dell’atleta, per andare poi a lavorare sui distretti muscolari più a rischio in modo individualizzato; oltre a ciò, trattandosi tutti di atleti morfofunzionali, volevo capire se effettivamente i giocatori di calcio tendono ad avere alcuni gruppi muscolari più tesi rispetto ad altri.

 

1° test eseguito: Test di Thomas

  • In condizioni normali, la regione lombare e sacrale devono essere aderenti al piano, la superficie posteriore della coscia deve toccare il piano
    ed il ginocchio si flette di circa 80°.
  • Inoltre il bacino compie un’inclinazione posteriore di 10°.
  • Il test consiste nel portare una coscia verso il petto mentre si valutano i flessori dell’anca controlaterali.

 

In questo test, utile per valutare la lunghezza dei flessori dell’anca, ci possono essere 4 tipi di risultati:

1) Lunghezza normale dei suddetti muscoli.

2) Brevità dei flessori dell’anca a una (ileo-psoas) e due articolazioni (retto femorale e tensore della fascia lata): ciò avviene quando la superficie posteriore della coscia non tocca il lettino e il ginocchio si estende.

3) Lunghezza normale dei flessori a una articolazione e brevità dei flessori a due articolazioni: la superficie posteriore della coscia tocca il lettino ma la flessione del ginocchio è limitata (l’angolo al ginocchio aumenta).‏

4) Brevità dei flessori a una articolazione e lunghezza normale dei flessori a 2 articolazioni: accade quando l’angolo al ginocchio rimane di circa 80°, ma la superficie posteriore della coscia non tocca il lettino.

 

2° test eseguito: lunghezza ischiocrurali

In questa prova ci sono 3 variabili: la zona lombare, l’articolazione dell’anca e quella del ginocchio.
Per evitare compensi, il ginocchio deve essere in estensione, la zona lombare deve aderire al piano e l’esaminatore mentre solleva un arto deve spingere a terra l’arto controlaterale.
Un angolo di 80° tra gamba sollevata e lettino è considerato una escursione normale per la lunghezza degli Hamstring.

 

Bibliografia

I muscoli FUNZIONI E TEST, Florence Kendall, Verduci Editore 2000
La preparazione fisica ottimale del calciatore, J. Weineck, Calzetti-Mariucci Editore 1994
Atti Corso Preparatore Atletico Professionista di Calcio, Coverciano 200

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